Bastano quattro tracce per fare un disco? Alle volte si se si ha in mente proprio quello che si vuol fare. E’ il caso di “Ventre”, il nuovo disco dei Palmer Generator. Il lavoro è suddiviso in quattro tracce, con un unico comune denominatore dettato dal genere: un rock strumentale che può ricordare da una parte gli Slint ma anche gli Estra senza voce. Le quattro tracce sono un unico fluido sonoro diviso in quattro parti, per cui si può parlare di mini opera-concept album. I Palmer Generator sono un affare di famiglia se pensiamo che i componenti sono Michele, Mattia e Tommaso Palmieri i quasi sono rispettivamente padre, figlio e zio. Un bel lavoro tosto, che non metterei comunque sotto l’ombrello del post rock che è un genere nel quale c’è tutto e c’è il niente, ma rimane un bel disco.
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