Fabrizia è una ragazza che non conosco. Ogni volta che vado a trovare mia madre al cimitero vedo i suoi genitori. E' la tipica storia di una famiglia di lavoratori e di una figlia che va all'estero per trovare la sua strada. Se si pensa a questa tragedia non se ne esce. In questi giorni si può conoscere questa ragazza grazie ai vari post sui social degli amici. A Sulmona si hanno sempre degli amici in comune per cui sulla propria timeline escono le varie testimonianze di quello che è stato e non sarà più. Per chi perde una persona cara, i giorni di festa soprattutto , non saranno sempre gli stessi. Non è possibile restaurare il passato e nonostante si facciano premi a nome di chi non c'è più il vuoto rimane ed è doloroso. Chi è rimasto e vive dovrebbe imparare da questi episodi per capire un paio di cose. La prima è godersi la propria vita perchè non è detto che si viva in eterno. La seconda è godersi i propri familiari per non aver rimorsi. Anche la politica ha la sua responsabilità : la cerchia degli amici dei miei genitori è esistita perchè il loro lavoro è stato a Sulmona. Con questo non voglio dire che non bisogna andare all'estero ma bisogna dare ai giovani la possibilità di scelta su cosa fare, come farlo e su dove farlo. La memoria di Fabrizia come di altri che non ci sono più vivrà sui social e su internet come se non fosse andata mai via. E questo deve essere un punto di riferimento per quando si pensa, si dice, si scrive e si agisce.
La memoria che rimane
Aggiornamento: 26 dic 2021
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