Forse è un presagio il fatto che la scritta - targa apposta all'intero del Liceo, non sia di uno dei tanti uomini di cultura che lo hanno frequentato o ci hanno insegnato dentro (penso a Papponetti o Di Iorio) ma di un notaio di Avezzano. Il Liceo Classico è tornato ed è bello che ora ci sia più movimento in piazza XX dal sette gennaio. Pensate anche che una generazione di alunni non lo ha mai frequentato. Una amministrazione comunale che guarda però al futuro e non al fatto compiuto dovrebbe ora interrogarsi su cosa fare. Prima di tutto c'è una parte del complesso che ancora rimarrà chiuso: la parte del bar, ex tabaccaio, ex agenzia di viaggi e soprattutto la biblioteca. Ma poi rimane una domanda più importante. Quanti studenti avrà Sulmona nei prossimi anni? La Marelli è in declino con una forte idea di chiusura, ma poi c'è una grande desertificazione causata da varie problematiche interne ed esterne. Questo comprensorio che va oltre la sola città di Sulmona cosa intende fare? E' da quando sono piccolo che se ne parla, e sono quindi 40 anni che si parla solamente e non ci si rende conto che, non scegliendo una strada, si gioca sulla vita degli operai delle fabbriche e delle partita iva come ristoranti, abbigliamento, oggettistiche e pelletteria, solo per citarne alcune. Quello che rischia di diventate questa città è quello che vediamo nella zona sud del corso. Ora tutti contenti per l'apertura di quella scuola ( senza dimenticare lo scandalo di Ragioneria- Geometra) sperando che non diventi una cattedrale nel deserto.
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