Non è difficile dire come “La rivolta del perdente” , il primo disco sulla lunga distanza de Il Gigante, sia un grande disco. L'album dura circa 40 minuti proponendo un rock molto incisivo. Se proprio dobbiamo accostare il loro stile a quello di altre band italiane, potrei farvi capire suggerendo i Timoria degli anni 90, ma anche i Zen Circus perchè, questo quintetto ha un atteggiamento da band ovviamente, ma un cuore da cantautore come le band appena citate. Quando si mischiano questi due elementi, l'alchimia produce effetti positivi sull'ascoltatore. Leggermente stoner e per alcuni aspetti anche progressive, “La rivolta del perdente” si può tradurre in uno studio sulla ricerca della verità utilizzando la musica, perchè solo l'arte può salvare il mondo. La band va in rotte differenti rispetto alla moda della musica odierna, ma mantiene una propria dignità portando avanti la tradizione del rock italiano.
La tracklist
Allora suona tu
Pace
La notte
Che sia la fine
Nagaraya
La rivolta del perdente
Charlie
La camicia di mio padre
Questo è un lento
Viviamo per non morire mai