“Il colore degli inverni” è il secondo album dei Mildred, band nata nel 2015 e già conosciuta con il loro primo lavoro dal titolo evocativo “Il primo”. “Il colore degli inverni” è un album che guarda molto ai giovani, perché i suoni richiamano molto quelli che il pubblico di una certa età vuol sentire, tra un po' di emo con ritornelli gridati, all'uso dell'elettronica, a ritmi che guardano più alla trap che ad altro. Il disco è graffiante e lo è per tutte le dieci canzoni proposte, da “Ancora” a “Venirne fuori”. Il problema è che, nonostante tutto sia moderno in questo disco, manca quella freschezza o originalità che si richiede ad una nuova proposta. Un minimo garantito direi, bisognerebbe rispondere alla domanda: “Perchè scegliere i Wildred e una band già ascoltata. Non che i Mildred siano tipo i Kolors, ma, dai Limp Bizkit dei primi anni 2000 o gli Incubus, fino a chi ora contamina alla grande come West o Lamar, c'è da imparare e tutti questi artisti, nonostante non abbiamo inventato nulla, riescono sempre a essere originali. Se proprio vogliamo trovare un punto di riferimento canoro attuale, compreso i cori di “Muoiono gli eroi”, ci sono i Thirty Second To Mars. Ma io sono solo uno scribacchino che non conta nulla, e sono sicuro che i giovani di oggi apprezzano questa musica, molto più di me.
La tracklist
Ancora
Benjamin button
Je suis Figaro
Prendiamo forma
Muoiono gli eroi
Salta
Il colore degli inverni
Dio chi è?
Amen
Venirne fuori