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Immagine del redattoreSilvio Mancinelli

De Grinpipol - Elephants


Dopo cinque anni tornano i De Grinpipol con “Elephants” disco composto da nove canzoni con le quali si possono fare il giro del mondo dei decenni musicali. Le canzoni sono in inglese tranne una, la loro prima in italiano: “Quello che importa, ma non più di tanto”. Evidentemente con questo lavoro i De Grinpipol si sono voluti divertire, suonando canzoni che facessero pensare, in maniera evidente, a generi e suoni determinati e molto diversi tra loro. Se “A wonder is about to start” è proprio nelle corde del Duca Bianco, “Pal – O – Matic” sembra una canzone di apertura di un disco degli Afterhours (vi ricordate “Simbiosi”?). Ma poi si continua con il pop alla Pulp, per passare allo stoner e alla new wave. E quindi, perché no, divertirsi pure con l'italiano, una volta tanto. Possiamo dire che, in questo disco, si sono mossi come fanno Elio e le Storie Tese, sottraendo però l'elemento della demenzialità che si trova nei loro lavori. Questa varietà, che per me rimane un esercizio di stile, comunque dimostra la loro bravura e la padronanza di stili e dimostra che possono competere sia con i nuovi (Thegiornalisti), sia con i vecchi (appunto gli Afterhuors) leader della musica italiana, basta capire da grande cosa vogliono fare. Buon lavoro.

La tracklist

  1. Pal-o-matic

  2. Divine

  3. M/F

  4. A wonder is about to start

  5. Place to forget

  6. Quello che importa ma non più di tanto

  7. Something low, something high

  8. Hooray

  9. Sunrise

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