La tradizione popolare è sempre importante portarla avanti perchè racconta la storia di un popolo. “Cuttuni e lamé – Trame streuse di una canta storie”, il primo disco firmato da Eleonora Bordonaro, ha questa funzione. L'album, è realizzato a quattro mani con Puccio Castrogiovanni e la partecipazione di molti musicisti e autori. Nonostante sia il primo disco per Eleonora, è difficile parlare di vero e proprio esordio, considerando che lei è la vocalist dell’Orchestra Popolare Italiana, diretta da Ambrogio Sparagna, e ha fatto parte del Parco della Musica Jazz Orchestra. La Bordonaro non fa l'errore di vestire la tradizione, in questo caso della profonda Sicilia, di pop, ma ha cercato di tenere fede alle sonorità folk e popolari del Sud Italia, contaminato dalla cultura greca in tempi antichissimi. Il tutto accompagnato da marranzani, mandolini e suoni tipici siciliani (come in “Disidiru mangiari jancu pani”) riempiendo il suono di sfumature blues, manouche e latine. Il filo conduttore delle tredici canzoni è l'universo femminile e gli affetti ad esso legati con vicende che dal generale diventano intime, personali. Oltre alle vere e proprie sonorità, importanti sono anche le lingue utilizzate: il siciliano e il Gallo-Italico di San Fratello. E' da notare che il disco contiene anche la traduzioni dei testi, in alcuni casi ostici, per chi non è della zona.
La tracklist
Sentimi Rosa
La tassa di li schetti
Tri tri tri
Lu cielu unni si tu
Li fommi
Disidiru mangiari jancu pani
Lamento di Maria
Maria passa ppi na strata nova
'A partita
Vuci
Cuttuni e lamè
E poi ci su i paroli
Ucch'i l'arma