La band bergamasca Folk Stone torna dopo tre anni con “Ossidiana”, un album completamente diverso dal resto della loro discografia, infatti sin dal primo brano, "Pelle Nera e Rum", si percepisce una nuova vena creativa più folk che metal, forse più coerente con il nome. Ma è solo una impressione, perchè più si avanti con il disco e più ci se rende conto che “Ossidiana” è un disco completamente metal. Un metal alla Iron Maiden, con una impostazione vocale alla Guccini e sottofondi celtici. E tutto questo con mia profonda delusione, perchè l'arrangiamento del brano di apertura mi faceva ben sperare. Non impressiona neanche il crossover che combina il metal con i suoni celtici, un po' il loro marchio di fabbrica. Perchè non è originale, lo fecero già i Rota Temporis in maniera più convincente in tempi non sospetti e di esempi migliori di crossover ne abbiamo, tipo le cornamusa degli ACDC o con i Korn. I tredici pezzi vanno avanti senza uno stimolo particolare da parte mia, diversamente da quando ascoltavo il loro esordio nel 2008. “Ossidiana” rappresenta una occasione sprecata dalla band per fare qualcosa di veramente celtico e ispirato alle terre del Nord
La tracklist
Pelle nera e rum
Scintilla
Anna
Psicopatia
Asia
Scacco al re
Mare dentro
E vado via
Istantanea
Supernova
Dritto al petto
Sabbia nera
Ossidiana