Nonostante il rap sia ora il linguaggio imperante nella storia della musica, una percentuale è riservata sempre all'elettronica. Genere che gli italiani conoscono molto bene. Un esempio è il disco di Howe, “Don't step on the snails”. Howe è un producer mascherato, che già ha fatto il manager e lavorato in ambito house. Nascosto, ora, dietro una maschera, ha deciso di pubblicare un disco, che sconfina oltre i generi prefissati dell'elettronica. Il disco è uscito lo scorso 26 Maggio ed è già disponibile anche in digitale. “Don't step on the snails” è un lavoro abbastanza vario, perchè all'interno ci troviamo il dancefloor, elettropop anni 90 stile Robert Miles, elettronica alla Mgmt. È un disco piacevole all'ascolto e rimarca il fatto ( è una vita che lo dico) che musicalmente, gli italiani, dopo il cantautorato e il prog degli anni 70, la wave degli anni 80 potevano evolversi nell'ambito elettronico. Solo così si poteva essere all'altezza degli europei. Howe dimostra che ha talento per essere apprezzato dovunque. E questo disco è la prova principe.
A colourful umbrella
Glorious hay days
Let goud
Lole
Mm
Don't step on the snails
Three things
Postalgie